Pescara. «Un atto ignobile che testimonia purtroppo eloquentemente la pochezza umana e il deserto culturale di chi si abbandona a gesti di violenta intolleranza come questo».
Il sindaco di Pescara Carlo Masci e il presidente del Consiglio comunale Marcello Antonelli esprimono sconcerto e condanna per la vandalizzazione della corona d’alloro deposta in occasione del Giorno del ricordo in piazza Martiri giuliano dalmati, in omaggio alle vittime delle foibe e dei 350.000 italiani costretti all’esodo dalle persecuzioni dei partigiani e delle autorità comuniste di Tito.
«Ciò che è accaduto è il frutto perverso del furore ideologico-politico che, attraverso negazionismo e revisionismo, avvelena la condivisione di una tragedia del Novecento. Ne abbiamo avuto riprova in occasione della dedica di un giardino alla memoria di Norma Cossetto, con gratuiti e virulenti attacchi verbali all’Amministrazione comunale e la consueta dose di distinguo antistorici, e attraverso il rinfocolamento mediatico, proprio in questi giorni, delle insinuazioni sugli infoibamenti. Ignoranza e strumentalizzazione sono il brodo di coltura di atti come la distruzione della corona di alloro. Ci auguriamo – concludono Masci e Antonelli – che le telecamere di sorveglianza consentano alle Forze dell’ordine di individuare al più presto gli autori di quella che non è una bravata, bensì un grave e inescusabile oltraggio alle vittime e ai loro familiari, alla memoria storica e, non dimentichiamolo, un palese vilipendio, considerato che il Giorno del ricordo è una ricorrenza istituita per legge. Facciamo voti che le associazioni e tutti coloro che ritengono di esprimere la società civile e i valori della libertà e della democrazia, condannino il vergognoso gesto senza riserve. Noi oggi riposizioneremo la corona con un valore simbolico ancora più alto».