Politica

Pescara, presidente Scurti su riapertura palestre e impianti sportivi

Pescara. “Dopo un anno di stop forzato, le palestre e gli impianti sportivi della città vanno definitivamente riaperti. I nostri piccoli imprenditori che gestiscono tali strutture si sono ormai da tempo adeguati alle disposizioni dei Decreti Ministeriali anti-Covid e alle ordinanze regionali, sostenendo anche delle spese importanti, e oggi non possono continuare a restare in panchina, in balia dell’altalena di numeri e dati inerenti i contagi, ma devono poter riprendere la propria attività contingentando, ovviamente, gli ingressi e le presenze, misura facilmente verificabile. E su tale urgenza e necessità mi attendo di sentire la voce di quegli Organismi, a partire dal Coni e dalle Federazioni sportive, che sino a oggi hanno assistito silenziosi alla pioggia di Decreti, ordinanze e disposizioni senza alzare un solo dito a difesa della categoria”. Lo ha detto il Presidente della Commissione Sport Adamo Scurti, raccogliendo l’appello di dolore che da giorni si leva da un comparto economico, quello delle palestre e degli impianti sportivi, che continua a restare inesorabilmente fermo da marzo 2020 a causa della pandemia.
“Parliamo probabilmente dell’unico settore economico al quale veramente in 365 giorni non è stato permesso di tornare a lavorare neanche per un’ora e per il quale non si è mai tentato, sino a oggi, di individuare una misura organizzativa che permettesse alle centinaia di palestre del territorio di svolgere la propria attività, sicuramente a ranghi ridotti, ma comunque dando un segnale di speranza – ha sottolineato il Presidente Scurti -. Ma adesso tale situazione è divenuta inaccettabile: oggi le palestre sono luoghi sicuri e rispettosi dei Decreti ministeriali, parliamo di spazi di almeno 300 metri quadrati in cui è facile e possibile rispettare le distanze tra gli utenti, far accedere gli atleti su prenotazione e con orari contingentati e garantire la costante sanificazione di spazi e attrezzature. Parliamo di centinaia di partite Iva che a settembre, quando tradizionalmente c’è la ripresa della stagione sportiva, non riusciranno a rialzare le serrande perché costretti a chiudere per sempre e tale condizione rappresenterà un danno economico grave per una città che, secondo tutte le indagini Istat degli ultimi anni, conta il maggior numero di palestre in attività d’Italia con un indotto non indifferente. Non solo: il lavoro delle palestre deve ripartire perché la pratica sportiva non ha esclusivamente una finalità ludica o agonistica, ma ha una rilevanza psicologica e sociale fondamentale. Gli stessi virologi ricordano ogni giorno che praticare l’attività fisica è uno strumento di contrasto del Covid, senza dimenticare che lo sport è uno degli strumenti per la prevenzione di patologie metaboliche e tumorali. Risulta dunque davvero incomprensibile imporre la chiusura di attività che pure nel 2020 sono state obbligate a effettuare investimenti strutturali e a sostenere costi non indifferenti per adeguare i propri spazi alle norme anti-Covid e dieci giorni dopo si sono ritrovate con un provvedimento di chiusura mai revocato, ma con fatture e bollette da saldare. Ma non basta – ha aggiunto il Presidente Scurti -: mi rammarica dover constatare come altri Organismi deputati alla difesa del comparto, come il Coni o le Federazioni o gli Enti di Promozione sportiva, non facciano sentire la propria voce per sostenere la battaglia solitaria di centinaia di palestre che non trovano spazio di ascolto. Oggi chiediamo che le Istituzioni pongano fine a una serrata ingiustificata: non possiamo aspettare il balletto dei dati inerenti i contagi per restituire ossigeno a un settore ormai piegato dalla pandemia, ormai ci sono le condizioni per permettere alle palestre di riprendere il proprio lavoro nel rispetto delle norme anti-Covid”.

Related posts

Pescara, Rapposelli (Fratelli d’Italia) su Commissione per problematiche balneazione nel Covid-19

redazione

Il M5S aderisce alla manifestazione “Non nella mia città”

redazione

Blasioli: “La Regione Abruzzo abbandona al degrado gli immobili di via Raffaello e viale Bovio: nessuna prospettiva di riqualificazione né di vendita”

redazione

Lascia un Commento

This website uses cookies to improve your experience. We'll assume you're ok with this, but you can opt-out if you wish. OK Continua a leggere

Privacy & Cookies Policy