Politica

Meritocrazia Italia: “Il Governo adotti una stabile strategia non solo provvedimenti temporanei per l’aumento del costo dell’energia”

Roma. “È del 13,3% il rincaro delle tariffe a carico delle piccole e medie imprese per energia, gas, acqua e rifiuti rispetto al 2020.

Le prospettive per l’anno in corso non lasciano ben sperare. Si pensa a ulteriori esorbitanti aumenti, non recuperabili sui listini industriali.

Gli effetti su equilibri finanziari e marginalità delle aziende sono facilmente immaginabili. Altrettanto facilmente immaginabili le ripercussioni sulla tenuta del tessuto sociale.

Si rischia la sospensione temporanea dell’attività di molte aziende, soprattutto di quelle energivore e di quelle di minore dimensione.

La forte spinta alla domanda di energia impressa dall’esigenza di ripresa, la speculazione finanziaria, le forti tensioni tra Paesi fornitori, e le scelte imposte dalla transizione energetica portano a una situazione insostenibile.

Occorre una politica industriale diversa perché l’Italia non sia lasciata in balia dell’import.

È fondamentale

– incentivare lo sfruttamento dei giacimenti di gas presenti sul territorio, aumentando i prelievi e rilasciandolo alle industrie a prezzi calmierati;

– introdurre agevolazioni fiscali decise sugli oneri di sistema;

– aumentare la remunerazione del servizio di interrompibilità del settore elettrico e gas;

– mappare le centrali in utilizzo non a pieno regime e quelle a norma ma quasi in disuso;

– programmare una scala dei crediti di imposta e di aiuti a beneficio delle imprese italiane oggi costrette a rinunciare alle commesse per incapacità di gestione dei costi energetici;

– provvedere alla strutturazione di reti energetiche innovative a costi calmierati.

Essenziale un’azione sinergica tra i Paesi d’Europa, con abbattimento delle barriere tariffarie e lavorando alla creazione di stoccaggi integrati europei.

Da tempo Meritocrazia Italia sollecita la predisposizione di una manovra green per le imprese italiane, da attuare in uno con le scelte strategiche d’approvvigionamento energetico di breve termine e di programmazione, assunte con capacità di indipendenza (v., da ultimo, comunicato del 14 gennaio 2022).

Diversamente, l’eventuale aumento dell’import e il mancato export porteranno alla definitiva mortificazione di ogni opportunità di ripresa nazionale, che resterà soffocata dagli ingestibili costi di funzionamento”. Si legge così in una nota di Meritocrazia Italia.

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