Il critico d’arte e letterario Massimo Pasqualone sulla recente scomparsa di Nicola Fiorentino

, Il mondo della cultura abruzzese perde uno straordinario critico letterario, studioso e amico di poeti e scrittori.
Commenta così la recente scomparsa di Nicola Fiorentino il critico d’arte e letterario Massimo Pasqualone, che così lo ricorda: Nicola Fiorentino era nato a Casoli, in provincia di Chieti nel 1933. Si interessa di poesia dialettale abruzzese e pubblica saggi, articoli e recensioni su “Il Belli”, “Pagine”, “Periferie” (Roma), “Diverse Lingue” (Udine), “Rivista abruzzese”, “Terra e Gente”, “Punto d’incontro” (Lanciano), “Lunarionuovo” (Catania), “Polimnia” (Roma), “Cenobio” (Canton Ticino), “Gradiva” (New York). Redige numerose prefazioni ad opere di poeti abruzzesi. Compare tra gli intervistati da Achille Serrao in Presunto inverno (1999). Nel 2004 pubblica Poeti dialettali abruzzesi (da Luciani ai giorni nostri) e Parole e cose dei nostri avi (Abruzzo meridionale – Secc. XVI-XIX), dizionario. Raccoglie note e saggi critici nell’opera Oltre la cruna – letture di poesia neodialettale abruzzese e non solo 2000-2010, un vero e proprio contributo alla conoscenza sinottica di alcune linee seguite dalla poesia abruzzese in dialetto nell’ultimo scorcio del Novecento e, in particolare, nel primo decennio di questo secolo. Il libro è suddiviso in due sezioni. La prima raccoglie le note critiche a testi neodialettali abruzzesi dal 2000 al 2010, con l’eccezione di uno studio su Cesare De Titta e di una prefazione ad un libro di racconti in dialetto casolano. La seconda, Un omaggio e altre cose, vuole essere un omaggio ad Achille Serrao, per la sua dedizione alla poesia neodialettale e per il suo infaticabile lavoro nella direzione della nota rivista “Periferie”.
“Un grande critico, un intellettuale senza pari, che lascia tutta la comunità letteraria abruzzese affrante- commenta Pasqualone.