Cultura e eventi

Il rilancio dei borghi passa anche per la transumanza, al Festival nazionale appello a migliorare le condizioni della pastorizia

Caramanico Terme. L’Abruzzo ha nella pastorizia una delle tradizioni ma anche un motore economico della regione. È questo il cuore della riflessione condotta nel convegno di questa mattina, dedicata proprio alla Transumanza come tradizione da valorizzare, al Festival nazionale dei Borghi più belli d’Italia che si conclude stasera a Caramanico Terme (Pescara) dopo tre giorni di incontri, mostre e spettacoli, con gli stand dei comuni con prodotti tipici, esperienze sensoriali, arti e mestieri, artigianato, degustazioni e costumi tradizionali.

“La pastorizia non è solo pascolamento, ma vuol dire equilibrio ambientale, e coinvolgimento turistico”, ha detto il pastore simbolo dell’Abruzzo, Nunzio Marcelli, presidente della Rete Appia. “Ci sono tanti elementi da riscoprire nella transumanza che può essere davvero una opportunità, per riscoprire la cultura e l’identità ma anche di attrazione turistica nei territori”.

L’appello lanciato da Marcelli, che è tra i fautori del riconoscimento dell’Igp Agnello del Centro Italia e della creazione della rete Appia che unisce i pastori di tutta Italia, è diretto alla politica affinché si migliorino le condizioni della pastorizia.

“L’Abruzzo è stata capofila del partenariato pubblico privato che ha presentato e ottenuto riconoscimento della transumanza come patrimonio immateriale Unesco”, ha ricordato il presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri, “ed oggi lo è delle Regioni toccate dal tratturo magno e delle altre che hanno esperienze di transumanza, nell’ambito del percorso del riconoscimento materiale dell’Unesco. Ora siamo al lavoro per rendere la transumanza patrimonio materiale e quindi lavorare sulle infrastrutture, ma senza causare danni alle attività dei pastori, per creare una ricaduta economica sul territorio”.

“Ci interessava la qualità e l’alto profilo degli incontri”, ha commentato Antonio Di Marco, presidente dell’Associazione I Borghi più belli d’Italia di Abruzzo e Molise, tracciando un primissimo bilancio della manifestazione, “per far comprendere che i piccoli comuni possono svolgere una funzione strategica per rimettere in gioco la giusta economia, che valorizzino il territorio. Non più fiction, solo realtà”.

Tra gli ospiti illustri di oggi, il presidente onorario dell’Accademia della Crusca, Francesco Sabatini che nella sua lectio magistralis ha puntato l’attenzione sulla riscoperta della transumanza attraverso la ricerca storica, ma anche attraverso il recupero del collegamento che un tempo univa l’Umbria alla Puglia.

La mattinata si è aperta con un focus sulle comunità energetiche che ha visto relatori Alessandra Bonfanti, Legambiente (responsabile piccoli comuni), Grazia Francescato, leader ambientalista, Claudio Piazza, Ad On Charge, Lapo Pistelli, director Public Affairs di Eni, Daniele Mocio, tenente colonnello dell’Aeronautica Militare.

“Era il 1972 quando partecipai a Stoccolma a una delle prime conferenze sull’ambiente” ha detto Grazia Francescato, già ministro. “Sono passati 50 anni e nulla è cambiato. Dobbiamo agire subito perché abbiamo al massimo una decina di anni per diminuire l’effetto nefasto dei cambiamenti climatici. Da quando è scoppiato il Covid non c’è più un prima a cui ritornare, ma c’è un dopo da reinventare insieme. E questo dopo deve essere illuminato da quelle che chiamo tre stelle polari: la cura delle relazioni con la Madre terra e tra di noi, la interconnessione tra salute umana e dell’ambiente e la famosa sostenibilità che non deve essere un’utopia, ma concreta”.

Al centro dell’attenzione dell’ultima giornata del Festival, anche il progetto di digitalizzazione che vedrà tutti i borghi in un museo digitale, “che consente di fare un viaggio nel cyberspazio tra i borghi prima della visita reale”, ha detto Claudio Bacilieri, Comitato Tecnico Scientifico. “Ogni regione avrà la sua stanza con le opere più significative sempre consultabili, con passeggiate virtuali, visite audioguidate e anche visite ‘impossibili’, con mostre tematiche ad esempio che attraversano tutti i borghi”.

Il testimone passa ora al Comune di Lucignano in Toscana per il Festival nazionale del 2023.

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