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Provincia di Pescara, approvato il bilancio preventivo

Pescara. Approvato oggi il bilancio preventivo della Provincia di Pescara.
Presenti 4 consiglieri su 8 della maggioranza, e 3 su 5 della minoranza, il bilancio è stato approvato con 4 voti a favore e tre astensioni.
Erano presenti: Franco Galli, Silvina Sarra, Pietro Gabriele (Pd), e Vincenzo d’Incecco, Maurizio Giancola, Antonio Zaffiri. Risultavano assenti: Leila Kechoud, Annalisa Palozzo, Vincenzo Catani, Piernicola Teodoro, Francesco Maragno e Lorenzo Silli.
“Con un grande atto di responsabilità dei consiglieri presenti – dichiara il presidente Antonio Di Marco – è stato approvato lo strumento contabile che mette in salvo l’istituzione Provincia. Con la sua approvazione, inoltre, sono stati fatti salvi anche gli emendamenti collegati, che riguardavano atti di estrema urgenza per la Provincia, come il trasferimento della somma di 130.000,00 euro dalla regione alla provincia per il piano neve; l’entrata in bilancio di 2.100.000,00 euro per l’istituto Marconi di Penne a seguito del terremoto del 2016; l’approvazione dei debiti fuori bilancio relativi al pagamento di arretrati dei cosiddetti precari della Provincia e o la somma di 60.000,00 per lavori d’urgenza. E poi ancora l’approvazione del contratto di servizio per la VIT (Verifica degli Impianti Termici) affidato alla società in house Provinciambiente per gli anni 2017/2018. Anche questo un adempimento urgente e inderogabile, che sostanzialmente ha ridato ossigeno alla società pubblica che occupa attualmente 22 dipendenti”.
Insomma un bilancio approvato al foto finish, ma non certo per “responsabilità” dell’ente. La legge Delrio, com’è noto, ha ridisegnato l’organizzazione delle Province, ridimensionandone il ruolo e la rappresentanza politica, ma poi le leggi di stabilità del 2015, 2016 e 2017 hanno dato il colpo di grazia alle casse provinciali. Al punto, quest’anno, da rendere impossibile prima di questa data la composizione di un bilancio preventivo con pareggio tra entrate e uscite.
“Non è stato facile – conclude Di Marco – costruire questo bilancio. E’ stato anche il risultato di battaglie portate avanti a livello nazionale e regionale con l’UPI. Se non lo avessimo fatto, tutto quello per cui ci stiamo battendo per riavviare l’attività delle Province in favore del territorio, sarebbe stato annullato, e inoltre sarebbero andate a rischio le spese urgenti e gli stipendi stessi dei dipendenti”.

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