Cultura e eventi

Pescara, Di Pillo: “Dall’inquinamento atmosferico al consumo del suolo. L’amministrazione Alessandrini e i suoi problemi con la tutela dell’ambiente”

Pescara. “Il 29 gennaio 2016 il Sindaco Alessandrini e l’ex-vicesindaco Del Vecchio annunciavano trionfalmente l’istituzione delle ennesime domeniche ecologiche e di un biglietto integrato TUA per il trasporto urbano come antidoto all’inquinamento dell’aria nel centro città”.

Così in una nota il consigliere comunale M5S Pescara, Massimiliano Di Pillo, che aggiunge: “Oggi a distanza di quasi due anni si ripropone un inutile e inadeguato suggerimento presentato come richiesta ai cittadini di autolimitazione della circolazione automobilistica e dell’utilizzo del riscaldamento domestico che avrà lo stesso pessimo risultato assicurato.
La verità che nessuno ha il coraggio di dire è che migliorare la qualità dell’aria (così come delle acque, di mare e di fiume) non è un processo veloce né tanto meno facile, perché c’è uno stato di fatto causato da anni di urbanistica scellerata e di programmazione volta a non favorire l’interesse pubblico.
L’inquinamento atmosferico, cioè la presenza in atmosfera di sostanze dannose per il corpo umano, se eccedenti una certa quantità, è causato – come generalmente riconosciuto – essenzialmente da trasporti, riscaldamento, attività industriali. In assenza di dati concreti per valutare il peso di quest’ultimo fattore, poiché non abbiamo un censimento aggiornato degli impianti produttivi inquinanti, possiamo tranquillamente affermare che gli altri due hanno un peso praticamente equivalente.
Curiosamente però il Comune pensa di riuscire a risolvere il problema con un “decalogo comportamentale” che i cittadini virtuosi dovrebbero mettere in pratica per ridurre lo smog. Si tratta di interventi semplicistici, quanto inutili ed improduttivi che, oltretutto, scaricano la responsabilità e l’onere sui cittadini già costretti a respirare polveri inquinanti. Raccomandazioni inutili, quelle dell’assessore all’ambiente Simona Di Carlo, se non vengono seguite da un piano traffico adeguato che preveda il minimo utilizzo del mezzo privato a fronte di un’organizzazione capillare e sostenibile dei trasporti pubblici. Basterebbe iniziare applicando le misure già previste nel Piano Regionale di Tutela della Qualità dell’Aria, approvato nel 2007, ma rimasto lettera morta che né maggioranza né opposizione hanno mai pensato di rinnovare o utilizzare. Nel presente Piano sono previste tutte le misure necessarie per la riduzione dell’inquinamento da micropolveri Pm10 e Pm2,5 ma a quanto pare la tutela dell’ambiente non è mai stata una priorità né per il centrodestra, né tantomeno per l’attuale amministrazione di centrosinistra.
Inoltre nell’estate 2016, sono state rimosse quattro centraline dell’Arta per la rilevazione degli inquinanti, nei punti più trafficati della città: Viale Bovio, Corso Vittorio Emanuele, Piazza Grue e Viale D’Annunzio. Ne sono rimaste solo tre che si trovano nelle zone della città in cui di solito la concentrazione di micropolveri è più bassa, una delle quali nella zona pedonale di via Firenze.
Sembra invece che questa amministrazione faccia di tutto per contrastare quanto originariamente promesso ai cittadini e riportato nero su bianco nel Documento Unico Programmatico 2017-2019, dove il primo dei tre focus strategici è proprio ‘l’incremento dello stato dell’Ambiente’ anche attraverso il perseguimento del primario obiettivo di RIDUZIONE DEL CONSUMO DI SUOLO. Si tratta quindi solo di obiettivi di facciata soprattutto se guardiamo quali sono i piani approvati ed in fase di realizzazione come ad esempio il Piano Regolatore Portuale, approvato senza la necessaria Valutazione di Impatto Ambientale e con una VAS che rileva numerosi rischi per l’ambiente, o se consideriamo i progetti in corso di valutazione come il nuovo Stadio di Pescara che, in assenza dell’avvio di un iter di approvazione, riceve attenzioni particolari da assessori compiacenti che ne hanno illustrato ampiamente le qualità e ne hanno individuato addirittura la localizzazione. Ed anche questo nuovo progetto è previsto che si realizzi in un’area altamente critica notoriamente a rischio allagamenti, a sud della città a ridosso della Riserva Dannunziana, che avrebbe necessità di riqualificazione e non di certo della realizzazione di una barriera d’asfalto che il nuovo stadio, con gli annessi centri commerciali e parcheggi, promette di essere. Le tante criticità ne fanno un progetto insostenibile dal punto di vista ambientale, tanto che anche il Dipartimento di Architettura dell’Università D’Annunzio ne ha contestato aspramente la localizzazione.
Senza contare che il presidente della Pescara Calcio Sebastiani da poco è stato eletto anche presidente della società B Futura, collegata alla Lega B, che si occupa “caso fortuito” di infrastrutture.
Ma anche altri segnali inviati da questa amministrazione – non diversi in verità da quelli delle amministrazioni precedenti – sono inquietanti: si continua a costruire ex-novo quando ci sarebbero tanti edifici da ristrutturare e a consumare suolo diminuendo la quantità di superficie a disposizione del verde; questo è l’aspetto che viene completamente ignorato quando si parla di inquinamento atmosferico.
E’ proprio il caso di dire che al Comune di Pescara bisogna “cambiare aria” e sostituire amministratori ormai datati con una nuova generazione che abbia a cuore l’interesse della collettività e sappia porre rimedio agli errori del passato”.

Related posts

Il Vistatour fa tappa a Pescara

admin

Chieti, Giustizia Sociale offre la disponibilità al Comune per sorveglianza e apertura Cimitero

admin

Pescara, due giorni di dibattiti e musica per ambiente e diritto allo studio

admin

Lascia un Commento

This website uses cookies to improve your experience. We'll assume you're ok with this, but you can opt-out if you wish. OK Continua a leggere

Privacy & Cookies Policy