Politica

“Bollette pazze” al Consorzio di Bonifica Centro, Stella: “La Regione a trazione centrodestra abbandona i cittadini”

“Ancora una volta giunta incapace di dare risposte ai problemi reali degli abruzzesi”

Chieti. “La Giunta regionale non ha fornito alcuna risposta sulla posizione che vuole assumere rispetto alla “bollette pazze” che il Consorzio di Bonifica Centro ha inviato a centinaia di cittadini dei territori di Chieti e Pescara, ai quali si chiede di pagare un contributo pur non usufruendo di alcun servizio da parte dell’Ente”, ad affermarlo è il Consigliere regionale Barbara Stella, che spiega nel dettaglio “Il Consorzio richiede un contributo per un “servizio potenziale”, vale a dire che anche il cittadino che non è allacciato alle reti idriche deve pagare. Una richiesta che ha provocato proteste e centinaia di segnalazioni delle quali mi sono fatta portavoce, portando il caso in Consiglio regionale. Ma l’assessore competente, in risposta alla mia interpellanza sul tema, si è limitato a leggere una relazione del Consorzio, senza di fatto chiarire quali azioni la Giunta intende mettete in campo a tutela dei cittadini che devono arrabattarsi con i propri mezzi e sono stanchi di dover fare i conti con un Ente che già in passato ha cercato di fare cassa sulle loro tasche. Come accaduto, per esempio, con la Delibera n. 32 del 2021 che ha determinato aumenti del contributo consortile, poi annullata dal TAR di Pescara dichiarandone illegittimi i presupposti. Anche alla luce di questi precedenti è inaccettabile che Regione Abruzzo con atteggiamenti di pilatesca memoria, cerchi di lavarsi le mani rispetto alle attività gestionali di un ente come il Consorzio di Bonifica Centro che, ricordiamolo, ha visto in questi anni il succedersi di diversi commissari, scelti dalla stessa Giunta. Ancora una volta la Regione Abruzzo a trazione Fratelli D’Italia, Lega e Forza Italia si dimostra inadeguata a fornire risposte ai problemi reali dei cittadini. Noi continueremo a dare voce ai territori e a pretendere risposte chiare; la Regione non può fuggire dalle proprie responsabilità”, conclude.

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