Cultura e eventi

Castelli di Memorie, il successo di un’idea: concerti, podcast, video e dieci Comuni del Cratere

L’appuntamento finale del progetto dei Solisti Aquilani finanziato dal ministero dell’Ambiente e dalla fondazione Carispaq

L’Aquila. La sala Rivera di palazzo Fibbioni ha ospitato questa mattina (venerdì 20 ottobre) l’appuntamento conclusivo di Castelli di Memorie, il progetto dei Solisti Aquilani finanziato dal ministero per l’Ambiente e la Sicurezza energetica (Mase) nel quadro dell’avviso pubblico per la proposta di iniziative a supporto dell’attuazione della Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile – Vettore “Cultura della Sostenibilità e dalla Fondazione Cassa di risparmio dell’Aquila (Carispaq).

Il progetto, iniziato a febbraio, ha coinvolto dieci Comuni del Cratere sismico aquilano, l’università degli studi dell’Aquila, l’Usrc, Ufficio speciale per la ricostruzione dei Comuni del Cratere, le cooperative di comunità, le pro loco, le associazioni più attive nei territori. È stato, inoltre, patrocinato dal Comune dell’Aquila, dalla Regione Abruzzo e dalla Fondazione Italia Patria della Bellezza.

Tra luglio e agosto si sono tenuti i concerti (tutti con l’esecuzione delle Quattro stagioni di Vivaldi) ad Amatrice (Rieti) e in altri nove paesi della provincia dell’Aquila: Fossa, Tione degli Abruzzi, Navelli, Castel del Monte, Fontecchio, Barisciano, Santo Stefano di Sessanio, Beffi di Acciano, Montereale.

Oltre alla musica dei Solisti Aquilani, in ogni località, si sono svolti walk and talk con studiosi, ricercatori, giornalisti, artisti, rappresentanti di associazioni, persone del luogo; degustazioni di prodotti enogastronomici tipici del territorio ed esposizione/mercatino di prodotti tipici.

Dall’esperienza, significativa, sono stati realizzati, inoltre, un podcast curato da Alessandro Chiappanuvoli e prodotto dalla società Chora Media, che andrà in onda da oggi e ogni venerdì fino al 17 novembre sulle principali piattaforme, e un video-documentario realizzato dal film-maker Francesco Paolucci (proiettato in sala e di cui è disponibile un estratto su YouTube a questo link: https://youtu.be/PCl_82GGCyQ ).

All’incontro di questa mattina (venerdì 20 ottobre) hanno partecipato il direttore artistico dei Solisti Aquilani, Maurizio Cocciolito; la project manager, Stefania Ziglio; il film-maker Francesco Paolucci; l’autore del podcast Alessandro Chiappanuvoli, la ricercatrice di Pedagogia generale e sociale dell’università dell’Aquila Silvia Nanni; e la presidente dell’associazione Harp (Heritage Art Research Project) Valeria Pica.

Dopo l’introduzione del presidente dei Solisti Aquilani, Fabrizio De Agostini Dragonetti de Torres, i saluti istituzionali sono stati portati dal vicesindaco, Raffaele Daniele, per il Comune del capoluogo; dal presidente dell’assemblea dei soci, Fabrizio Marinelli, per la Fondazione Carispaq; da Raffaello Fico, titolare dell’Ufficio Speciale per la ricostruzione dei Comuni del Cratere.

«Castelli di Memorie», spiega Cocciolito, «è un format vincente dove la musica dei Solisti Aquilani ha sigillato il connubio tra arte e natura, regalando momenti di assoluta gioia. Tanto maestosa quanto aperta all’incontro la nostra orchestra ha lanciato un messaggio potente: insieme si può fare la differenza per un ambiente e comunità più sostenibili».

«Ogni tappa del festival è stata molto più di un concerto», aggiunge Ziglio, «partecipare alla bellezza ha prevalso su differenze o divisioni più o meno visibili. Castelli di Memorie ci ha dimostrato quanto le comunità dei paesi siano pronte a dare il loro fondamentale contributo al processo di ricostruzione culturale».
«La Fondazione Carispaq ha sostenuto questo progetto per il grande valore culturale e di promozione del nostro territorio che ha saputo esprimere», dice Domenico Taglieri, presidente dell’ente. «Esso, inoltre, è un esempio virtuoso di collaborazione tra istituzioni; l’intervento della nostra fondazione infatti è stato indispensabile affinché il progetto avesse il supporto del ministero»

«L’attività di monitoraggio», precisa Nanni dell’università dell’Aquila, «è stata realizzata in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Umane, per fornire dati quantitativi e qualitativi sull’impatto del progetto sull’attuazione della Strategia nazionale per lo Sviluppo sostenibile nei dieci borghi coinvolti».

«Le note delle Quattro Stagioni hanno risuonato tutta l’estate», sottolinea Pica, «collegando insieme paesi e persone in un racconto corale che si è rinsaldato a ogni esecuzione. La condivisione di momenti così densi ha favorito un sentimento di appartenenza davvero necessario per continuare a costruire comunità coese».

«Seguire i Solisti Aquilani in questo viaggio e raccontare il loro rapporto con quei luoghi e con gli abitanti è stata per me l’ennesima occasione per immergermi nella natura e nell’arte del nostro territorio», dice Paolucci, «Il mio video reportage vuole restituire tutta la bellezza vissuta durante un’intera estate di musica, arte, tradizione e buon cibo».

«Siamo riusciti a toccare il cuore dei paesi, ossia le loro comunità», è la testimonianza di Chiappanuvoli, «Abbiamo trovato una vitalità e uno spirito sorprendenti. Da questo incontro sono nati racconti, storie che hanno animato le giornate degli eventi e arricchito il podcast realizzato in collaborazione con Chora Media».

E proprio Chora Media specifica: «L’Italia dei borghi, a cui il turismo ci ha abituati negli ultimi anni, ha portato alla creazione di un immaginario in cui i paesi sono simili a cartoline, oasi di pace lontane dal caos cittadino in cui recarsi solo in funzione della loro capacità di attrarre visitatori. Eppure i piccoli paesi – che da decenni affrontano anche un declino sociale ed economico senza precedenti – sono molto di più: è proprio in questi territori che si concentra gran parte della nostra biodiversità e che si custodisce la memoria collettiva fatta di tradizioni, prodotti tipici, antichi mestieri, monumenti e beni architettonici.
Per raccontare come la memoria dei luoghi può diventare uno strumento di rilancio sociale ed economico, arriva Castelli di Memorie, una nuova serie podcast realizzata da Chora Media e promossa dai Solisti Aquilani.
Alessandro Chiappanuvoli, scrittore ed esperto di sviluppo del territorio, già voce autoriale del podcast L’Aquila Fenice, compie in cinque episodi un viaggio attraverso l’Appennino centrale per scoprire insieme ad abitanti, amministratori locali ed esperti, come si può costruire un futuro diverso e sostenibile tramite la rigenerazione urbana, la riattivazione di comunità e il fiorire di progetti artistici e culturali.
Castelli di Memorie è disponibile su tutte le app free (Spotify, ApplePodcast, Spreaker, Google Podcasts) con un nuovo episodio da oggi (venerdì 20 ottobre) ogni venerdì fino al 17 novembre».

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