Cultura e eventi

Pescara, Marcello Antonelli (Forza Italia) su degrado in piazza San Francesco

Pescara. “C’è un uomo che, in pieno giorno, si apparta vicino a una colonna e si abbassa i pantaloni per fare i propri bisogni, sotto gli occhi dei passanti, incurante dell’eventuale presenza dei bambini o comunque del rispetto del minimo decoro umano. E, tutt’attorno, lo scenario di un degrado da terzo mondo, fra transenne che, teoricamente, dovrebbero impedire l’accesso a una lastra rotta e coperta con un pezzo di compensato, e rifiuti di ogni genere, scatoloni di ogni dimensione contenenti di tutto. Non è il panorama di una degradata periferia, ma è quanto accade nella centralissima piazza San Francesco, la parallela della riviera nord, da un lato, e della strada parco dall’altro, a due passi da piazza Salotto, zona prettamente residenziale ormai abbandonata in balìa del degrado e dell’indecenza, dove non basta certamente un intervento di bonifica della Attiva, avvenuto questa mattina, per ripristinare una condizione di sicurezza accettabile, ma dove è dovere del sindaco Alessandrini predisporre dei sistemi di controllo costanti e quotidiani per restituire dignità al quartiere e serenità a chi vi abita o vi lavora”. Lo ha detto il Capogruppo di Forza Italia al Comune di Pescara Marcello Antonelli denunciando quanto accaduto.
“L’ultima segnalazione in ordine di tempo è arrivata da un residente che, dal balcone di casa sua, proprio di fronte alla piazza dei ‘candelotti’, piazza San Francesco, ha assistito allibito alla scena – ha sottolineato il Capogruppo Antonelli -. Due giorni fa, nello spazio compreso tra il muretto della piazza e i candelotti, un uomo è arrivato, si è abbassato i pantaloni, ha espletato i suoi bisogni fisiologici e si è allontanato, lasciando a terra materiale facilmente immaginabile. E a detta dei residenti non è la prima volta che accade: di fatto piazza San Francesco, con l’erba e i cespugli costantemente alti, sono una sorta di vespasiano a cielo aperto, chiaramente per persone che hanno una qualunque forma di disagio, visto che normalmente, chi ha un’esigenza impellente, cerca il bagno di un bar o di un’attività vicina, di certo non pensa di lasciare i propri bisogni per strada in pieno giorno. Chiaramente, come riferito dai residenti, protagonisti di tali episodi sono gli utenti della vicina mensa di San Francesco che nello specifico dovrebbe anche attrezzarsi e organizzarsi predisponendo un bagno all’interno della mensa destinato ai propri commensali, informandoli anche di tale disponibilità e opportunità, ricordando che piazza San Francesco non è una latrina all’aperto.
Ma in questo caso il disagio del singolo si accompagna al degrado generale in cui è lasciata da mesi, se non anni, l’intera piazza: l’erba alta circonda l’intera area, segno che da tempo il Comune non effettua alcun intervento di ordinaria manutenzione; su un angolo ci sono 5 transenne che delimitano una zona di pericolo dove c’è una lastra-piattaforma, non sappiamo se si tratta della vasca interrata dove si trovano i servizi per la gestione della sovrastante fontana, evidentemente rotta, tanto da essere coperta con un pezzo di compensato, circondato, appunto, da transenne per impedire l’accesso del pubblico, una soluzione teoricamente temporanea che però dobbiamo capire da quanto tempo va avanti. E poi ovunque rifiuti, scatoloni interi, abbandonati tutt’attorno al muretto, coperti dalla fitta vegetazione, ma comunque ben visibili. Ovviamente – ha aggiunto il Capogruppo Antonelli – abbiamo inoltrato la segnalazione alla Attiva che ha ripulito rifiuti ed escrementi, ma è evidente che non basta: in piazza San Francesco c’è una situazione di degrado generalizzato che sottolinea la totale assenza di controlli e vigilanza da parte dell’amministrazione comunale che ha trasformato quella fetta di territorio in ‘terra di nessuno’, ennesima testimonianza del fallimento delle politiche sociali della giunta Alessandrini. È chiaro che ci sono zone di Pescara che richiedono un supplemento di attenzione, zone in cui, come nel caso dei giardinetti dell’ex stazione, teatro di un delitto orrendo, uno stupro, ai danni di una donna in condizioni di fragilità, l’abbandono va combattuto con il potenziamento dei controlli, con l’istituzione di presidi di legalità e vigilanza. Ed è quello che chiediamo per piazza San Francesco, anche attraverso la mobilitazione del cosiddetto gruppo Giona della Polizia municipale, augurandoci che in questo caso il sindaco Alessandrini non pensi che per risolvere il problema sia sufficiente potare gli alberi, sfalciare gli alberi e piazzare un bagno chimico, che diventerebbe solo ricettacolo di ulteriore disagio”.

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