Cultura e eventi

Al chiostro dei Cappuccini di Mesagne conversazione sulle catastrofi

Mesagne. Visione sistemica delle catastrofi, ovvero come prevedere, preannunciare e gestire le catastrofi. E come risolverle una volta che si sono verificate. Questa in sintesi l’argomentazione che svilupperà il professore Antonio Anselmo Martino, ordinario di diritto informatico e scienza della legislazione in Argentina.

La sua trentennale esperienza come docente alla facoltà di scienze politiche di Pisa gli consente di poter discutere con obiettività e di poter formulare un giudizio scevro da rigide considerazioni formali. L’appuntamento da non perdere è martedì alle 16.30 all’ex-convento dei Cappuccini in via Reali di Bulgaria.

Dopo i saluti del presidente di ISBEM, Alessandro Distante, che ha fortemente voluto che l’argomento della quarta serata sotto le stelle a sentire di scienze e di sociale vertesse sulle catastrofi, in concomitanza con la triste ricorrenza dell’11 settembre, data marcata a fuoco su ogni calendario, Martino focalizzerà la questione sulla necessità di attrezzarsi, non solo per riempire i vuoti che lasciano catastrofi della portata del crollo del ponte di Genova, ma anche per essere consapevoli di poter contribuire ad un dibattito su come è possibile persino evitare che queste imponenti sciagure accadano, per volontà, errore umano o naturale.

Si passerà da una prima analisi del lemma che affonda le radici nella lingua greca, ad una caratterizzazione semantica sistemica che punterà alla definizione di termini come resilienza e integrazione. Con dati e numeri alla mano il discorso si sposterà dando evidenza attraverso esempi concreti, sul piano normativo, materia di cui il prof. Martino è esperto. “E’ mia intenzione – ha commentato – superare i dati e le leggi, andare oltre, per determinare se le istituzioni sono funzionali e rispondono al paradigma del problem solving quando emergono le criticità”.

“E senza andare troppo lontano catastrofi possono verificarsi anche nella vita di tutti i giorni, non aderendo coerentemente e con rispetto alle regole del vivere civile. Se comprendessimo meglio qual è il ruolo catastrofico di malattie che attraverso un corretto stile di vita si possono prevenire, la qualità della vita sarebbe migliore per il bene primario che è la salute”. Questo quanto evidenzia i prof. Distante, invitando a non mancare all’incontro di martedì 11 settembre.

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