Cultura e eventi

Enisio Tocco (Pd) su elezioni provinciali e dimissioni Diodati

Pescara. “In nessun appuntamento elettorale, e in particolare nelle ultime elezioni provinciali, il Partito Democratico si è sottratto al confronto con le altre forze politiche del centrosinistra e mai sono stati posti veti sul nome dei candidati, né tantomeno sono state chieste le dimissioni di qualcuno.

Sono ben consapevole che per rilanciare con forza il nostro progetto politico c’è bisogno di una maggior condivisione e apertura e in questa direzione ci stiamo muovendo, ma è inaccettabile continuare a fomentare la carboneria della dissidenza a tutto vantaggio delle destre, che si stanno affermando, con mia grande preoccupazione, nel panorama nazionale e internazionale”. Con queste parole il segretario provinciale del Pd di Pescara Enisio Tocco interviene per chiarire la posizione del Partito Democratico sulle elezioni provinciali e sulle dimissioni dell’assessore Diodati.

“Stiamo lavorando per costruire un progetto che metta insieme le migliori forze progressiste e liberali e le migliori esperienze del mondo civico, ma con fermezza diciamo basta alla politica dei veti incrociati, dei personalismi, delle menzogne e del trasformismo – continua Tocco -. Ho già ribadito che non intendo sottrarmi alle mie responsabilità per la scelta del candidato Di Lorito alla Presidenza della Provincia, un amministratore dall’indubbio profilo di competenza ed esperienza, che è stato scelto all’interno dei nostri organi di partito, assemblea e coordinamento politico, in maniera partecipata e condivisa. Una candidatura che ha ricompattato democraticamente le anime del partito e che ha trovato favori e consensi anche tra le altre forze politiche della coalizione di sinistra.

Non c’è stata alcuna ingerenza per i risvolti di questo voto nel Comune di Pescara: ho sempre lasciato ampia libertà di mandato al primo cittadino nel rapportarsi alle forze di coalizione che l’hanno sostenuto. Diversamente dall’atteggiamento di qualcuno che continua a investire le proprie energie nel creare entropia a tutti i livelli, locale, provinciale e regionale, sia dentro il Partito nel quale si è candidato, è stato eletto e con il quale ha governato, e sia con la coalizione che ha sostenuto e che oggi all’ultimo rinnega.

Per costituire una valida alternativa ai prossimi appuntamenti elettorali, c’è spazio per tutti quelli che vogliano mettersi in gioco, a partire dalle migliori esperienze dei nostri amministratori, ma è necessario porre fine a questo modo di intendere la politica che non ci appartiene: il nostro è un partito aperto, inclusivo e democratico, in cui però veti e personalismi non sono ammessi”.

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