Cultura e eventi

Anifa sulla legge 41-2012 (Disciplina in materia funeraria)

L’Aquila. La regione Abruzzo il giorno 23 giugno 2015 ha avuto l’occasione di modificare la legge 41/2012. Quelle modifiche avrebbero introdotto la figura della “famiglia dolente” avrebbe specificato che l’oggetto principale del servizio era “sollevare la famiglia dolente da tutte le incombenze relative al lutto subito”. Si introduceva di conseguenza la figura speciale dell’imprenditore funebre artigiano, figura professionale da acquisire attraverso un percorso formativo specifico e articolato, valorizzare il mercato e permettere alle famiglie dolenti di entrare in contatto con veri professionisti.
Quel progetto naufragò perchè il consiglio regionale preferì dibattere sulla proprietà del carro funebre fregandosene delle esigenze della famiglia dolente e delle esigenze degli imprenditori funebri virtuosi.
Oggi apprendiamo che il Consiglio Regionale dovrà di nuovo esprimersi su una modifica della legge n.41/2012, ovviamente la modifica non tocca i reali interessi dei cittadini dolenti, il progetto n.314 vuole introdurre l’obbligo della proprietà di almeno un carro funebre.
Si afferma che non avere il carro di proprietà comporti l’impossibilità di svolgere il mestiere regolarmente, comporti improvvisazione e scarsa professionalità.
L’ANIFA è contraria a questa miope visione perchè ritiene dannoso creare barriere all’entrata basate sul mero capitale, l’ANIFA immagina un mercato dove le barriere sono erette dalla capacità professionale. Facciamo un esempio, nelle motivazioni del progetto 314 viene detto che: “Nella legge attuale, viene concessa la possibilità alle famiglie colpite da un lutto di trasferire la salma per il periodo di osservazione nel territorio regionale, quindi, si ritiene necessario che le imprese funebri abbiano la disponibilità immediata del carro funebre, evitando il rischio per effetto degli orari degli obitori o degli ambulatori medici di famiglia di non poter eseguire il trasferimento”. E’ evidente che le imprese che hanno il carro a disposizione immediata siano avvantaggiate rispetto a quelle che non lo hanno, ma questo non vuol dire che le imprese che hanno un carro in proprietà possano garantire la disponibilità immediata, perchè se l’impresa proprietaria del carro ha più servizi in contemporanea ci spiegate come fa a garantire la disponibilità immediata senza ricorrere al noleggio? La disponibilità immediata del carro la può garantire solo un imprenditore capace e professionale cosa che nulla ha a che vedere con la proprietà di un cespite.
Nell’Italia liberale e democratica la libertà d’impresa è un valore sacro da tutelare e non da violentare.
Se si vuole veramente tutelare gli interessi della famiglia dolente e degli imprenditori virtuosi invitiamo il Consiglio regionale a potenziare le capacità di controllo degli organi preposti.
Secondo voi un imprenditore funebre che investe più di €150.000,00 per l’acquisto di un carro funebre è logico che appalti il servizio di trasporto funebre? è logico che si appoggi al centro servizio di turno o alla cooperativa? è logico che non abbia in carico personale? è logico che di queste problematiche non se ne occupi nessuno tranne l’ANIFA ? E’ logico che le corbellerie abbiano sempre sponsor a disponibilità immediata?

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