Cultura e eventi

La Federazione Agronomi e Forestali su caduta albero in via Scarfoglio a Pescara

Pescara. Nei giorni scorsi uno dei pini d’Aleppo di via Scarfoglio a Pescara, complice una normale pioggia autunnale, ha ceduto distruggendo due auto in sosta senza tuttavia arrecare, per fortuna, danni a persone o edifici. E’ purtroppo accaduto ciò che il Comune di Pescara, attraverso la consulenza del dottore agronomo Massimo Rabottini aveva previsto. L’albero era pericolosamente pendente e circa il 70% del suo tronco era compromesso. La Federazione dei dottori agronomi e dottori provinciali d’Abruzzo, senza alcuna intenzione polemica, ricorda che i controlli e le perizie di esperti qualificati possono essere di fondamentale importanza per prevenire possibili incidenti e che è necessarioavviare la messa in sicurezza del Patrimonio arboreo cittadino in vista della stagione invernale.
PESCARA. Cronaca di un cedimento annunciato. Si potrebbe sintetizzare così il recente crollo di un pino di Aleppo in via Scarfoglio, abbattutosi sulle auto in sosta a seguito di un temporale autunnale e non di un evento climatico estremo. Si tratta della stessa pianta giudicata dal consulente e dottore agronomo Massimo Rabottinicome appartenente alla classe Dsecondo l’analisi visuale speditiva, un protocollo scientifico internazionale per il riconoscimento della stabilità arborea delle piante. L’albero era ovviamente da abbattere immediatamente, ma, per i motivi che tutti conoscono, si è deciso di rinviare tale decisione. Pertanto sono dovuti intervenire i vigili del fuoco per ripotare la situazione in sicurezza (vedasi foto).
Le critiche rivolte al tecnico incaricato, in questo caso Massimo Rabottini, riguardo al fatto che la tecnica di analisi commissionatagli dal Comune non fosse idonea, ela richiesta di ulteriori analisi strumentali, sono state vagliate dall’Ordine provinciale dei dottori agronomi e dei dottori forestali di Pescara nella persona del vicepresidente e dottore forestale,Matteo Colarossi, che ha giudicato non necessario dover vagliare ulteriormente l’analisi visuale speditiva su piante come quella di Via Scarfoglio, caduta venerdì.
L’evento dei giorni scorsi porta finalmente alla riprova, per coloro che ne dubitavano, che la visuale speditiva è assolutamente attendibile, e che occorre avviare la messa in sicurezza del Patrimonio arboreo cittadino in vista della stagione invernale. Come Federazione regionale dei dottori agronomi e dottori forestali ricordiamo che la stessa pianta, la prima all’inizio di Via Scarfoglio lato mare, è stata oggetto anche di una tomografia gratuita da parte del tecnico incaricato (andata in onda sul TG 1 Rai Uno in prima serata) in cui si evidenziava come l’analisi speditiva visuale fosse corretta, poiché dalla tomografia successiva era stata accertata la compromissione, fino al 70% della sezione trasversale del tronco, da patogeni probabilmente fungini. Quindi, non solo il pino era pericolosamente pendente, ma anche malato così come successivamente verificato.
In sopralluoghi ed incontri congiunti tra le parti interessate, inclusi i dottori agronomi e dottori forestali, abbiamo cercato di spiegare in tutti i modi la validità tecnica di quanto previsto dall’incarico professionale del Comune di Pescara, soprattutto a coloro che non sono del settore, specificando che i primi che hanno interesse a salvaguardare le alberature urbane sono proprio i dottori agronomi e dottori forestali e che, tuttavia, altrettanto importane risulta la prevenzione per garantire l’incolumità di persone e cose.
“Non è il momento di polemizzare sull’accaduto – interviene il presidente della Federazione degli agronomi e forestali, Mario Di Pardo–Dobbiamo inveceprendere spunto da questa lunga e tortuosa situazione per ribadire un concetto semplice: per prevenire eventi simili occorre mettere in campo una programmazione ordinaria (con attività e controlli annuali) e straordinaria (a lungo termine) con investimenti costanti annuali affinché il verde non rappresenti più un problema, ma diventi un biglietto da visita della città, oltre che un fattore di miglioramento della qualità della vita. In tutto questo i dottori agronomi e dottori forestali possono e vogliono fare la loro parte mettendo a disposizione le loro competenze tecniche nel settore del verde urbano”.

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