Politica

Ex Honeywell, Rifondazione Comunista: “I lavoratori non possono pagare i ritardi della reindustrializzazione”

Pescara. “È il momento di accendere i riflettori sulla vicenda dei lavoratori della ex Honeywell.

La fuga della multinazionale statunitense dopo aver ricevuto per anni sussidi da parte dello Stato (In allegato il nostro intervento nel 2017, http://www.rifondazioneabruzzo.org/?p=2466 ), ha scippato il territorio e lasciato senza lavoro 360 dipendenti.

Un anno per stendere l’accordo per la cessione alla Baomarc presso il Mise e 6 mesi dopo la firma, l’azienda chiede ulteriori 6 mesi per avviare la riconversione dello stabilimento e l’assunzione di parte dei lavoratori, a causa dell’emergenza covid-19. È grave che i lavoratori siano lasciati nell’incertezza e siano costretti a riaprire una vertenza che si credeva andata a buon fine.

Non possono essere, ancora una volta i lavoratori, a pagare ulteriori ritardi.

La Regione Abruzzo e il Governo (Mise) si diano una mossa e convochino l’azienda, per dare seguito a quanto già stabilito 6 mesi fa pur nelle forme dovute alla garanzia della sicurezza dei lavoratori in epoca di coronavirus. Facciamo presente che il Governo e la regione hanno impegnato fondi propri per il subentro della Baomarc.

È bene sottolineare che dei 360 lavoratori della ex Honeywell, solo 162, forse verranno riassorbiti dalla Baomarc. Che fine faranno gli altri lavoratori quando termineranno i benefici degli ammortizzatori sociali in scadenza? Inoltre è bene ricordare che per tutti, gli ammortizzatori sociali sono agli sgoccioli e quindi è necessaria una soluzione “ponte” che accompagni e sostenga il reddito dei lavoratori fino a quando non saranno riassorbiti dalla Baomarc.

Occorre massima vigilanza sui tempi della riconversione e sul riassorbimento delle maestranze, le furberie non sono concesse. Il valore degli immobili e le agevolazioni concesse alla Baomarc devono restare legati al ritorno al lavoro per il numero più ampio possibile di lavoratori.

Onde evitare sorprese è bene che consiglio regionale e parlamento si adoperino per sostenere il reddito di tutti i 360 lavoratori ex Honeywell nel caso in cui i tempi della definitiva acquisizione da parte di Baomarc dovessero allungarsi. Vanno trovate soluzioni anche per coloro che dovessero rimanere fuori dal ciclo produttivo e sarebbe davvero una beffa se i lavoratori in attesa di dover essere reintegrati si ritrovassero con ammortizzatori sociali scaduti. E ancor peggio che non ci sia un futuro per coloro che non saranno riassorbiti dall’azienda.

È fondamentale quindi strutturare una soluzione ”ponte” che garantisca i lavoratori”. Si legge così in una nota di Marco Fars, segretario regionale PRC-SE Abruzzo.

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