Penne. Il prossimo 30 maggio, presso la Sala Consiliare di Penne, l’UDI (Unione Donne in Italia), costituita il 1° ottobre 1945 che affonda le sue radici nei Gruppi di difesa della Donna e, in generale, nell’ampia esperienza femminile della Resistenza contro la dittatura fascista, e le Donne Vestine, conferiranno uno speciale riconoscimento a Francesca Camilla D’Amico, attrice e regista di Muré Teatro, per lo spettacolo teatrale “Maja, storie di donne dalla Majella al Gran Sasso”. Per aver condotto un appassionato lavoro di ricerca sulla donna nella civiltà contadina abruzzese, raccogliendo storie e memorie dalla viva voce degli anziani, contribuendo a mantenere un legame diretto dei giovani con le radici e l’identità della nostra cultura popolare di cui le donne sono state pilastri.
Il riconoscimento viene consegnato nell’ambito del concorso per le scuole indetto dall’ UDI: “Immagini nemiche amiche delle donne”. L’attrice riceverà il premio la mattina del 30 maggio a Penne, alla presenza delle rappresentanti delle Donne Vestine e dell’UDI, del Sindaco di Penne Mario Semproni e della Senatrice Federica Chiavaroli.
Lo spettacolo “Maja, storie di donne dalla Majella al Gran Sasso”- come si legge nelle note di regia- è un piccolo grande racconto ricostruito attraverso la vita delle donne, dedicato al lavoro femminile, ai matrimoni, alla condizione della donna in Abruzzo dalla fine dell’800 fino agli anni del secondo Dopoguerra. Il tutto inframezzato da canti e leggende popolari legate alle montagne sacre per gli abruzzesi: la Majella e il Gran Sasso.
“Quando ho ricevuto la telefonata di Valeria Rosati in merito al conferimento del premio, innanzitutto sono rimasta colpita dalla vitalità e dalla passione di questa donna e delle Associazioni coinvolte nel concorso “Immagini nemiche amiche delle donne”. – dichiara Francesca Camilla D’Amico- Persone che svolgono un’attività fondamentale, portando i giovani a riflettere sulle immagini massificate riguardo il corpo della donna, sui valori discriminanti che ci vengono imposti sin da piccoli da una cultura ancora tristemente piena di stereotipi sulle figure femminili. Quello che ho cercato di dire attraverso le storie che racconto con “Maja” è che questi stereotipi ci precedono nei secoli, nella nostra cultura popolare e sono evidenti già nella differenza tra quando nasceva un figlio o una figlia, accolti in maniera molto diversa. Ricevo con profonda gratitudine questo riconoscimento e desidero condividerlo con i miei compagni di Muré Teatro, in particolare con Salvatore Costantini che mi ha sostenuta nell’intera creazione dello spettacolo e con Marcello Sacerdote, con cui condivido tutte le fatiche e le soddisfazioni del nostro lavoro. Consegno idealmente questo premio alle donne che mi hanno raccontato le loro storie, alle mie nonne che mi hanno trasmesso una radice profonda e a tutte coloro che hanno attraversato a piedi, scalze, cantando, faticando, i campi del ‘900.”
Ma i riconoscimenti per Muré Teatro non si fermano qui, dopo la prestigiosa finale al Premio Scenario per Ustica 2015 con “Courage!”, la selezione al Padova Fringe Festival con “Vita da Polli” nel 2017, arriva anche la selezione al Milano OFF F.I.L. Festival dove “Maja” andrà in scena per otto giorni, dall’11 al 18 giugno presso il Teatro La Scala della Vita. Un risultato importante per Muré Teatro, giunto al suo quinto anno di attività e reduce dal successo de La Casa della Memoria, rassegna teatrale organizzata in collaborazione col Museo delle Genti d’Abruzzo e che ha registrato il tutto esaurito in ogni appuntamento.
Per le prossime repliche degli spettacoli di Muré Teatro rimandiamo al sito www.mureteatro.it e alla pagina FB Muré Teatro.
