Cultura e eventi

La SItI, saluta il conferimento del Premio Nobel per la Pace 2017 ad ICAN

Roma. La S.It.I., Società Italiana di Igiene Medicina Preventiva e Sanità Pubblica, Sezione Regionale Abruzzo e Molise (www.sitiabruzzomolise.it) saluta il conferimento del Premio Nobel per la Pace 2017 ad ICAN, International Campaign to Abolish Nuclear Weapons, Campagna Internazionale per l’Abolizione delle Armi Nucleari (www.icanw.org) , la cui Affiliata Medica Italiana è l’Associazione Italiana Medicina per la Prevenzione della Guerra Nucleare (www.ippnw-italy.org).

Siamo orgogliosi di aver ospitato il 18 febbraio scorso, nell’Aula Magna dell’Università degli Studi di Chieti, nel corso delle nostre attività di educazione continua in medicina, proprio una relazione del nostro socio dott. Michele Di Paolantonio, specialista in Igiene e Medicina Preventiva, sulla Campagna Internazionale per l’Abolizione delle Armi Nucleari e sulla Conferenza dell’ONU per la Proibizione delle Armi Nucleari, che insieme al relativo Trattato è valsa ad ICAN il Premio Nobel per la Pace di quest’anno.

La S.It.I. Abruzzo e Molise è anche lieta di comunicare che il nostro socio, dott. Michele Di Paolantonio, Presidente dell’Associazione Italiana Medicina per la Prevenzione della Guerra Nucleare, rappresenterà l’associazione italiana ad Oslo, Norvegia, negli eventi organizzati in occasione della consegna del Premio Nobel per la Pace 2017, che avverrà il 10 dicembre p.v.

Comunica inoltre che alla conferenza stampa del 9 dicembre organizzata dal Comitato Nobel Norvegese ha partecipato, insieme a Beatrice Fihn, Direttrice Esecutiva Mondiale di ICAN, e Setsuko Thurlow, sopravvissuta al bombardamento atomico di Hiroshima, il collega medico australiano Tilman Ruff, CoPresidente Mondiale dell’Internazionale Medici per la Prevenzione della Guerra Nucleare (www.ippnw.org), organizzazione PremioNobel per la Pace 1985 e fondatrice di ICAN, che parlerà dell’impatto umanitario delle armi nucleari.

Una guerra nucleare è correlata ai concetti scientifici, fondanti Conferenza e Trattato ONU di Proibizione delle Armi Nucleari, di “Fame Nucleare” ed “Inverno Nucleare”, che comporterebbero circa due miliardi di morti nel breve e medio periodo anche nell’emisfero del pianeta non direttamente colpito dalle esplosioni nucleari.

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