Sport

Università d’Annunzio, aperte le iscrizioni al nuovo Corso di Perfezionamento in Imaging in Medicina dello Sport

Chieti. Sono aperte fino al 24 maggio prossimo le iscrizioni al nuovo Corso di perfezionamento in “Imaging in Medicina dello Sport”, attivato presso il Dipartimento di Tecnologie Innovative in Medicina & Odontoiatria dell’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti- Pescara. Il nuovo Corso, coordinato dal professor Patrizio Ripari, docente di Metodi e Didattiche delle Attività Motorie della “d’Annunzio”, sarà attivo dal prossimo anno accademico 2023/2024, avrà una durata di 14 settimane, per complessivi 750 ore e 30 crediti formativi universitari erogati. Ha come obiettivo quello di fornire i principali strumenti metodologici atti alla valutazione per immagini del soggetto praticante attività sportiva a vari livelli e nelle diverse fasi della vita, dall’età evolutiva all’età senile. Il Corso prende in considerazione aspetti e problematiche dello sport a 360°, sia per quanto attiene alle ripercussioni sull’apparato cardio-circolatorio, respiratorio e locomotore, sia anche per gli aspetti posturologici, gnatologici e occlusali. I Medici e gli Odontoiatri potranno allargare l’ambito di interesse e di competenze ai fini dell’arricchimento del proprio curriculum professionale ed avere maggiori potenzialità di impiego in ambito pubblico e privato. I Tecnici di Fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare nonché Cardiac Sonographer, potranno acquisire ulteriori credenziali per la collaborazione tecnica e pratica in strutture pubbliche e private in cui l’Imaging riveste un ruolo sostanziale e qualificato. Possono fare domanda i laureati in Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Protesi Dentaria, Tecniche di Fisiopatologia Cardiocircolatoria e Perfusione Cardiovascolare, Ecocardiografia (Cardiac sonographer). I candidati dovranno inoltre possedere l’abilitazione all’esercizio della professione e l’iscrizione all’ordine professionale.
<Ormai è noto che la Medicina dello Sport rappresenta l’unica forma di medicina nel nostro Paese – spiega il professor Patrizio Ripari – finalizzata alla prevenzione di patologie misconosciute e potenzialmente pericolose nell’ambito della pratica di attività sportiva, a qualsiasi livello svolta. L’attività fisica costituisce infatti un importante presidio preventivo-terapeutico per diverse condizioni patologiche o pre-patologiche, specie di natura cardio-vascolare e metabolica, quali sovrappeso/obesità, ipertensione arteriosa, diabete mellito di tipo 2, ipercolesterolemia, etc. Per ottimizzare gli effetti e ottenere i risultati attesi, è necessario che l’attività fisica sia correttamente prescritta e adeguatamente monitorizzata: compiti per i quali il Medico Sportivo svolge un ruolo chiave. La pandemia da COVID 19 – prosegue il prof. Ripari – ha imposto anche la sospensione di tutte le attività motorie, sia ludiche sia sportive. L’ineluttabile decadimento dello status psico-fisico rende problematico il ritorno all’attività. E’quindi prioritario individuare adeguate strategie per la tutela di coloro che si accingono a riprendere la pratica fisico-sportiva dopo la forzata ipocinesia nonché strutturare degli habitat idonei a far si che la suddetta pratica possa risultare agevole, gradevole e soprattutto, scevra di potenziale pericolo di contagio. In tale ottica, l’acquisizione di competenze, non del tutto comuni, inerenti la diagnostica per immagini a 360°, a partire dalla ultrasonografia fino ad arrivare a tecnologie sempre più sofisticate e complesse, quali la Tomografia Assiale Computerizzata e Risonanza Magnetica Nucleare, potrà consentire alle figure professionali coinvolte a vario titolo nella disamina delle condizioni clinico- funzionali di soggetti dediti alla pratica sportiva, di contribuire all’identificazione di condizioni pre-patologiche o potenzialmente pericolose, al fine di prevenire eventi che espongano lo sportivo/atleta a rischio quoad valetudinem e addirittura quoad vitam. Non da ultimo – conclude il professor Ripari – il Corso entrerà nel merito delle nuove prospettive, dettate dalla necessità emergenziale, in materia di telemedicina e telecardiologia dello Sport, finalizzate al monitoraggio dell’atleta a distanza, grazie all’utilizzo di innovative tecnologie e nuovi devices per la trasmissione e l’acquisizione di immagini>.

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