Pescara. “Una struttura sportiva abbandonata, lasciata nel degrado completo, in balia di incuria ed erbaccia. Eppure su quel campo, giocando a pallone, sono venuti su migliaia di ragazzi di Pescara”. Renato Ranieri, coordinatore Italia Unica Abruzzo e coordinatore provinciale di Pescara, interviene sulla “questione” Rampigna. “Il problema del Rampigna – evidenzia – è l’esempio dell’inefficienza di una amministrazione comunale che da due anni non riesce a mettere a bando la gestione degli impianti sportivi in città che, invece, garantirebbe le risorse necessarie per tenere le strutture in maniera decorosa e in grado di ospitare associazioni e società, in parte colmando la grande richiesta di spazi che c’è”.
“L’amministrazione – continua Ranieri – è riuscita solo ad aumentare sproporzionalmente i canoni di oltre il 50%, mettendo in ginocchio le società dilettantistiche, molte delle quali non si iscriveranno ai relativi campionati. Rampigna rappresenta la storia del calcio a Pescara e va difesa. C’è chi minaccia di costruirci su un Palaeventi, dimostrando di non avere alcuna idea. Fino a quando la città non si esprimerà sul destino dell’area di risulta e dell’ex-Cofa, ogni annuncio è solo una presa in giro”.“Una struttura sportiva abbandonata, lasciata nel degrado completo, in balia di incuria ed erbaccia. Eppure su quel campo, giocando a pallone, sono venuti su migliaia di ragazzi di Pescara”. Renato Ranieri, coordinatore Italia Unica Abruzzo e coordinatore provinciale di Pescara, interviene sulla “questione” Rampigna. “Il problema del Rampigna – evidenzia – è l’esempio dell’inefficienza di una amministrazione comunale che da due anni non riesce a mettere a bando la gestione degli impianti sportivi in città che, invece, garantirebbe le risorse necessarie per tenere le strutture in maniera decorosa e in grado di ospitare associazioni e società, in parte colmando la grande richiesta di spazi che c’è”.
“L’amministrazione – continua Ranieri – è riuscita solo ad aumentare sproporzionalmente i canoni di oltre il 50%, mettendo in ginocchio le società dilettantistiche, molte delle quali non si iscriveranno ai relativi campionati. Rampigna rappresenta la storia del calcio a Pescara e va difesa. C’è chi minaccia di costruirci su un Palaeventi, dimostrando di non avere alcuna idea. Fino a quando la città non si esprimerà sul destino dell’area di risulta e dell’ex-Cofa, ogni annuncio è solo una presa in giro”.