Politica

A Pescara la presentazione del libro “La Variante Dc. La storia di un partito che non c’è più, e di uno che non c’è ancora”

“Il seme del popolarismo rifiorirà”. La profezia di Rotondi sul futuro dei centristi

Pescara. “L’amico Mino Martinazzoli, ultimo segretario della Dc quando il partito era nella sua stagione più triste del tramonto, mi confidò: “Il seme del popolarismo rifiorira’. Io oggi dico la DC non ritornerà ma una buona destra e una buona sinistra dovranno essere entrambe un po’ democristiane”. È una delle riflessioni raccontate con tono affettuoso da Gianfranco Rotondi, parlamentare eletto tra le fila di “Forza Italia Berlusconi Presidente”, e soprattutto tra gli eredi di spicco del partito della Democrazia Cristiana. Rotondi venerdì a Pescara ha presentato il suo libro: “La Variante Dc. La storia di un partito che non c’è più, e di uno che non c’è ancora”, edito da Solferino. Nella sala consiliare del Comune in Piazza Italia gremita di ospiti da tutta Italia, l’autore con accanto diversi esponenti politici ha rievocato pezzi della storia, dell’economia, della società Italiana e abruzzese quando le istituzioni politiche erano dominate dal grande partito centrista e moderato della Democrazia Cristiana. Con Rotondi si sono incontrati ospiti di primo piano della vita politica, istituzionale e dell’informazione. Il filosofo e fondatore dell’Udc, ex europarlamentare Rocco Buttiglione, il senatore Giovanni Legnini che ha inviato un video messaggio, il sindaco di Pescara Carlo Masci, il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio che ha portato il saluto della giunta regionale e i suoi personali ricordi di quando c’era un serrato confronto politico tra il centro moderato e una destra più combattiva e ideologizzata. Il dibattito è stato moderato da Angelica Bianco esponente nazionale della Dc. Il libro di Rotondi ha ottenuto un notevole successo di lettori e numerose presentazioni fatte in Italia. Una narrazione politica entusiasmante, ricca di particolari e riflessioni che vanno dalla storia, alla cultura politica, fino alle vicende del potere della Democrazia Cristiana come partito che ha traghettato l’Italia da Paese uscito dalla guerra a potenza economica e industriale mondiale. Su questo tema si è soffermato il
filosofo e fondatore dell’Udc, ex europarlamentare Rocco Buttiglione: “Nel 1994 il Prodotto interno lordo dell’Italia era uguale a quello di Francia e Germania e anche l’Abruzzo superava la media nazionale. Oggi invece siamo al 70-75%, di tratta di un un passo indietro rilevante da quando la Democrazia Cristiana non governa più. È per questo urgente ricostruire una forza politica sul territorio che sappia dialogare e che sappia quali sono i problemi del Paese”.

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